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IL PERCORSO DEL GAGINI

Tra le Chiese di San Piero Patti

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Il Rinascimento italiano è nella storia dell'umanità uno dei periodi più fulgidi e splendenti dal punto di vista della fioritura artistica e culturale. Anche in Sicilia arrivò la luce del Rinascimento attraverso le mani e l'ingegno di artisti straordinari e le commesse delle grandi famiglie nobili siciliane, del clero e degli ordini monastici. Probabilmente uno dei personaggi più importanti del rinascimento siciliano è lo scultore Antonello Gagini o Gaggini. Figlio dello scultore svizzero Domenico Gagini e massimo esponente della famiglia Gagini, nasce a Palermo nel 1478. Nel 1498 avvia a Messina la prima bottega di scultore marmoraro.  Nel 1505 Antonello compie un viaggio a Roma dove resta impressionato dalle opere di Michelangelo. Nel 1508 si trasferisce a Palermo dove si impegna nella riorganizzazione della bottega paterna-Nelle sue opere Antonello rappresenta, soprattutto, la bellezza della nascita di Gesù, il rapporto del bambino con la Vergine Madre, la presentazione al tempio, l’Annunciazione e i Santi Martiri.

Il suo capolavoro, la sua opera più complessa e articolata è certamente la Tribuna per il Duomo di Palermo, alta 25 metri circa, Antonello Gagini muore ad aprile del 1536 a Palermo ed è sepolto nella cappella della corporazione dei marmorai della Chiesa di San Francesco d'Assisi di Palermo.

L'influenza e il suo stile andarono però ben oltre la sua morte, la bottega e il mestiere verranno infatti ereditati dai figli . Le opere di scuola gaginiana eseguite dai figli e da altri allievi del maestro sono infatti numerosissime e presenti in molte chiese e strutture religiose dell'intera Sicilia.

San Piero Patti rappresenta un modello perfetto di questa dinamica di produzione artistica, è possibile trovare opere del Maestro e della sua scuola in quasi tutte le Chiese del paese e attraverso esse rivivere lo splendore del Rinascimento siciliano e la genialità di uno dei suoi grandi interpreti.

Il pecorso del Gagini:

 

Il nostro percorso ha inizio dalla Chiesa della Madonna del Carmine che risale al 1566. Chiesa molto bella e suggestiva, ricca di affreschi dedicati alla Madonna del Carmine che sovrastano l’Altare Maggiore dove si trova una meravigliosa nicchia, nel cui fondo azzurro, tempestato da numerosissime stelle, troneggia una Statua incantevole in bianchissimo marmo raffigurante la Madonna del Carmelo. Questa statua , proveniente dalla scuola del Gagini fu scolpita a Palermo nel 1629 a spese del Priore del Convento Padre Angelo Caffarelli. 

 

Chiesa di Santa Maria è una delle più artistiche Chiese della provincia di Messina, secondo vari documenti, sembra che risalga alla prima metà del '400.Il portale esterno, costruito in pietra, reca la data del 1581. Qui troviamo le prime opere della scuola del Gagini Tre statue di Maria SS. Assunta, San Pietro e San Biagio sono collocate nella tre nicchie superiori, mentre altre quattro statue, raffiguranti San Luigi, Santa Lucia, San Sebastiano e Santa Maria Goretti sono poste ai lati della porta, due nicchie per ciascun lato. All’interno della Chiesa si trova l'altare di San Biagio, costruito in marmo ad intarsi e la statua in marmo del Santo, protettore del Paese, è uno dei capolavori della Scuola del Gagini.

 

Continuiamo con la Chiesa Madre di San Pancrazio, aperta al culto il 26 giugno 2021 e chiusa nel 2002 per lavori di restauro. Le sue origini pare debbano ricercarsi nella seconda metà del Trecento.

Le opere della scuola del Gagini che troviamo in questa bellissima Chiesa sono:

  • Una statua in marmo di Maria Santissima dell’Idria, lavoro meraviglioso e di straordinaria fattura, giudicato fra i più bei lavori del genere che si trovano in tutte le chiese della Sicilia.
  • Una splendida statua in marmo di Santa Caterina di Alessandria, opera bella e grandiosa, sia per la sua espressione, sia per le pieghe del suo vestiario e sia per la ruota del martirio.
  • Una statua in marmo della santissima Annunziata, lavoro sublime e meraviglioso, sia per l’espressione umile della Madonna e sia per la bellezza celestiale dell’ Angelo, che in atto solenne Le manifesta i Voleri Eterni di Dio.

 

Concludiamo il nostro percorso nella Chiesetta di Santa Maria del Gesù, la piccola chiesa fu costruita negli anni ’60 del Novecento nel luogo in cui, precedentemente, sorgeva una chiesa omonima, legata all’antico Convento dei Minori Osservanti, demolito negli anni ’40 del Novecento e sostituito da un edificio parrocchiale. Sull’altare della chiesa è posta la bella statua della Madonna del Gesù, proveniente dalla chiesa del Convento dei Minori Osservanti. Realizzata nel 1514 da Antonello Gagini, si distingue per il dolce atteggiamento materno della Madonna che si riflette nel modellato del viso., sia per la dolcezza con cui stringe al seno Gesù Bambino, sia per la grazia e la leggiadria di quest’ ultima, e sia per la bellezza affascinante del vestiari, le pieghe e forme danno l’impressione di una scultura greca. La base poligonale su cui essa è posta ,presenta nella parte anteriore un bassorilievo del Santo Presepe, e dalle due parti laterali, un bassorilievo di San Diego e Sant’ Antonio, seguiti dagli stemmi della famiglia Orioles che donò la statua.

 

Un’altra magnifica statua in marmo, degli ultimi epigoni della scuola del Gagini, si trova in una nicchia posta nella scala che dalla sagrestia della Chiesa conduce al piano superiore. Lavoro bellissimo anche questo, soprattutto  per l’umile espressione della Madonna con cui tiene il Bambino Gesù fra le braccia. E’ la Madonna della Salute che fu donata nel 1713 dal Sac. Bartolomeo Paladini.

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